Immagine di un incontro in Turchia

Incontri e ricordi: la Turchia di Roberto e Filiz

Riprendiamo la saga degli incontri, raccontandovi quello più importante.
Robi, pensavi di cavartela, vero?!

Arrivato ad Istanbul, vengo contattato da un collega che si occupa di SEO, il quale mi informa che un suo amico vive a pochi km di distanza dal mio ostello.
Dopo pochi minuti, ci mette in contatto ed organizziamo la classica birra di conoscenza.
All’appuntamento le birre raddoppiano e le ore scorrono piacevoli, tra un ricordo della vecchia cara Italia e uno sguardo al futuro in Turchia.

Roberto è un ragazzo friulano che per amore si è trasferito da circa 4 anni ad Istanbul. Ha una compagna (super donna!) che si chiama Filiz e Altair, bellissimo e simpaticissimo bambino biondo.

Finiti i boccali, ci salutiamo con l’augurio di rivedersi un giorno da qualche parte per il Mondo.

…ma non era ancora arrivato il momento dei saluti.

Convinto di lasciare la Turchia entro pochi giorni, ritorno al consolato uzbeko per ritirare il visto.
Niet visto!” Mi toccava rimanere ancora qualche giorno…

Così decido di scrivere nuovamente a Roberto:
Resto in zona qualche giorno ancora, se hai tempo e voglia possiamo prendere un’altra birra
E lui:
Certo, ma possiamo fare di più. C’è un moto raduno sul Mar Nero, potremmo andarci per il week end!

Proprio il sabato della partenza, ricevo una telefonate dal consolato Uzbeko.
Karasciò Visto!

Recupero il documento e mi dirigo verso casa di Roberto. Dopo avermi presentato Filiz e Altair, consumiamo una buona colazione (caffè con la moka!) e in men che non si dica siamo per strada.
Arrivati al raduno facciamo subito amicizia con un gruppo di motociclisti turchi, che ci invitano a mangiare e a fumare narghilè con loro.

La cosa curiosa? Che dopo tanti anni di giri in moto, questo è stato il mio primo raduno.
Il tempo scorre piacevole e veloce, così come la birra e le parole. La mattina seguente è già ora di ripartire: io verso la Georgia, lui verso casa.
Decidiamo di condividere un pezzo di strada insieme e poi ci abbandoniamo in un abbraccio che sa di saluto finale.

Ecco, fin qua potrebbe sembrare un incontro come tanti. Due che si conoscono, bevono un paio di birre, se la raccontano, etc… Ma qui inizia il bello.

Dopo diverse ore di guida, inizio a sentirmi male e cerco subito un posto dove fermarmi e riposare. Sono nel nord della Turchia, in una zona abbastanza desolata. Il giorno seguente sono ancora mal concio e impossibilitato alla guida, decido di fermarmi ancora un po’.
La cosa purtroppo non passava e dopo 4 giorni, mi sentivo uno straccio.
Fisicamente e Psicologicamente.

Ecco, qui devo ringraziare Roberto e Feliz, perché in un momento in cui mi sentivo un puntino lontano da tutto e da tutti, loro mi son stati molto vicino. Mi hanno offerto il loro aiuto sia in termini medici, sia di semplice vicinanza con una telefonata o un classico “come stai oggi?“.

Sapete può sembrare una cosa scontata, ma per me vale molto. Ora mi sento di dire (Robi correggimi se sbaglio!) che è nata una bella amicizia e costantemente ci teniamo aggiornati sulle nostre vite.

Che dire… quando ci facciamo la prossima birra?


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