La prima di due meravigliose storie tipiche di un viaggio come quello di Liberi di Andare!
La prima a Khiva, storica cittadina al confine con il Terkmenistan mentre la seconda a Bukhara capoluogo dell’omonima regione uzbeka.
Ieri inizio a girare per Khiva alla ricerca di un meccanico. Dopo pochi minuti persi a guardarmi intorno, decido di chiedere ad un signore che ovviamente parlava solo russo o uzbeko.
Inizia una conversazione stile Lino Banfi con il Parroco (per gli amanti del buon vecchio cinema italiano) e dopo aver chiamato l’amico dello zio del cugino dell’amante del fratello, sono capitato nell’officina di questo simpatico signore nella foto qui sotto.
Anche qui inizia una simpatica conversazione filo banfese, ma con sfumature tecniche (…) visto che doveva ripararmi una specifica parte delle moto.
Tra un colpo di martello e l’altro inizia a cantare “sooono l’italianooo“. Inutile dirvi che gli sono andato dietro a ruota.
Finito il lavoro mi abbraccia e mi invita a casa sua per cena. All’appuntamento mi presento con un CD di canzoni italiane che hanno fatto la storia della nostro musica.
Estasi!!!!
Su quella tavola c’era di tutto e di certo non potevo tirarmi indietro…
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