Da Dushanbe a Murgab lungo una strada di circa 1000 km tra frane, pietre, sabbia, terra, acqua, polvere, etc…
Un rotta storica, conosciuta come la via della seta, che fiancheggia l’Afghanistan, osserva da lontano il Pakistan e viene separata dalla Cina dal semplice filo spinato. Paesi così vicini, ma con un destino lontano anni luce.
Cosa mi ha colpito di più?
Le emozioni difficilmente si possono riportare su carta, ma non potrò mai dimenticare il saluto inconfondibile dei bambini: “eLLLLo!“, il sorriso e la cordialità della gente nei villaggi. Senza dimenticare i pensieri rivolti all’Afghanistan e al suo popolo che da lontano cercavano di salutarmi fischiando, saltando e sbracciandosi.
Fisicamente come mi sento?
Mah… provato sicuramente, ma per fortuna avevo già guidato su strade simili in altri paesi. Qualche acciacco alla schiena e un bel regalino finale: le emorroidi! (si può dire la parola emorroidi su un blog?)
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