Immagine di un paesaggio delle Dolomiti di Francesco Belgrano per Liberi di Andare

Il primo giro di ruota

Partire non è semplice come si possa pensare, soprattutto se si decide di farlo per molto tempo, lasciando a casa i propri affetti.

Le ragioni che ci spingono a metterci in movimento, alla scoperta di paesi a noi sconosciuti sono svariate, ognuno ha le sue motivazioni; ma non dimenticatevi che ovunque si vada, ci inevitabilmente bisogna fare i conti con noi stessi.

Per questo vi consiglio di andare senza scappare, perché non si fugge da sé stessi; ma avremo modo di approfondire questo punto più avanti, mentre ora vi racconterò la mia esperienza.

Ho “messo giù la prima” della mia moto nella mattinata di venerdì 4 agosto e l’ho spinta fuori dal garage senza nessun pensiero in particolare. Il mio bagaglio è pesante, ma allo stesso tempo mi sento leggero nello spirito.

In centro c’è Alberto, pronto ad accompagnarmi per i primi chilometri fino al confine con l’Austria.
Dopo vari saluti di rito agli amici incontrati per strada, ci mettiamo in marcia e percorriamo la statale per capire se il carico della moto è ben bilanciato. Tutto sembra andare perfettamente quando…. dopo soli 3 km rimango a piedi: resto senza benzina!

Non male come inizio!

Dopo aver collaudato la tanica di riserva, ripartiamo in direzione lago di Garda.
La strada scorre lenta e dopo qualche sosta per il caldo eccessivo con punte di 42 gradi, la moto pensa bene di lasciarmi a piedi nuovamente.
Questa volta a Piacenza, in tangenziale, sotto un sole cocente, dove vengo sballottato dallo spostamento d’aria dei camion che passano a tutta velocità.

Disorientato e un po’ affranto inizio a spingere la moto per un chilometro e dopo poco, per magia, riparte. Capisco che è un problema inusuale e il mio meccanico di fiducia mi conferma al telefono che potrebbe essere un problema relativo alla benzina.

Sfruttando l’onda buona cerchiamo un meccanico che dopo poco ci conferma la diagnosi. Il filtro supplementare ha le maglie troppo strette e la carburazione ne risente. Cambiato il filtro con uno a maglie larghe, tutto pare rientrare nella norma.

Il motivo per cui ho fatto montare un filtro aggiuntivo è presto detto: ho intenzione di guidare per le strade dell’Asia centrale in paesi che neanche riesco a pronunciare bene come il Kirghizistan, dove, con tutta probabilità, troverò benzina sporca.
Consiglio anche a voi questa accortezza nel caso decidiate di intraprendere un viaggio in paesi remoti.

Superato questo primo ostacolo arriviamo sul lago di Garda, per poi ripartire il giorno seguente verso le meravigliose Dolomiti.
Le curve, i passi e gli animali lungo la strada, fanno da cornice ad una giornata fantastica. In questi momenti si ritrova il proprio equilibrio e ci si dimentica di tutto ciò che è andato storto. La moto non è da meno e ci porta fino a Gemona, dove, la mattina successiva, saluto Alberto. Lui rientra verso casa ed io procedo.

Il viaggio in solitaria ha ufficialmente inizio, faccio benzina e… e questa volta mi fermo a riflettere. Penso che non ho programmato nulla, non ho pensato ad un tragitto, non ho un GPS quindi decido di mettere la prima e di seguire la strada.


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